Marino Marini (1901 - 1980)

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Marino Marini è stato un influente scultore italiano noto per il suo lavoro nel XX secolo. Ha studiato sotto la guida di Domenico Trentacoste presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha sviluppato una passione per l'arte antica del Mediterraneo, in particolare le sculture etrusche, così come per quelle gotiche e rinascimentali. La carriera di Marini decollò quando fu invitato da Arturo Martini a insegnare scultura a Monza. Si trasferì a Milano nel 1925 e tenne la sua prima mostra personale nel 1932, ottenendo un ampio consenso. Durante gli anni '30, Marini espose le sue sculture in importanti eventi come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma (dove vinse un prestigioso premio) e la Triennale di Milano. In questo periodo viaggiò molto, esplorando gli stili artistici di diverse regioni. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Marini si rifugiò in Svizzera e entrò in contatto con importanti artisti contemporanei. Lavorò con vari materiali come il bronzo, la terracotta e il legno, creando sculture incentrate su temi come cavalieri, giocolieri e miracoli. La passione di Marini per l'esperimento si estese alla litografia, alla pittura e al disegno. Tornato a Milano dopo la guerra, Marini riprese l'insegnamento presso l'Accademia e continuò a esporre a livello internazionale. Le sue opere furono esposte in importanti città come New York, Monaco, Rotterdam, Stoccolma e Copenaghen. Diverse retrospettive hanno celebrato la sua arte, tra cui mostre a Palazzo Grassi a Venezia, Palazzo Reale a Milano e Villa Medici a Roma.

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